EXPORT MANAGER EUROPA (COM2232)

Era il 2019: un maggio infuocato, un’atmosfera elettrizzante.

Su un rettangolo blu 4 uomini: da un lato la coppia argentino-brasiliana composta da Belasteguin – considerato uno dei più forti di tutti i tempi – e Pablo Lima, dall’altro gli spagnoli Lebron e Navarro a giocarsi il tetto del mondo.

La finale di padel del Vigo Open rimarrà per sempre negli annali sportivi, perché, dopo aver combattuto punto su punto, “El Canon de Porto Alegre” (Lima) si fa male alla caviglia sinistra. Nonostante il brusco infortunio Lima continua a giocare come un guerriero ferito.

Accanto a lui il “Re Bela” che per tutto il resto della partita gli fa da baluardo inespugnabile.

Alla fine della battaglia l’arbitro decreta vincitori Lebron e Navarro ma tutto il pubblico è in piedi per l’abnegazione, la furia e la grazia delle due glorie del padel.

Nello stupore e nell’incanto di chi ha assistito a quella partita c’era qualche tifoso italiano? Forse no, perché il Padel in Italia doveva ancora prendere piede ed erano ancora pochi i campi dove poter giocare.

O forse sì. Perché, come in un flashback, qualche anno prima (2016)  Italian Padel cominciava ad essere protagonista della crescita di questo nuovo fenomeno sociale e sportivo. Il marchio bresciano è oggi primo nel ranking mondiale. 2500 i campi installati in tutto il mondo apparsi sulle reti nazionali Mediaset e Rai, ma, lo “Sport della Dopamina” (così lo chiamano i giornali) continua a crescere anche nel resto d’europa, ecco perché Italian Padel oggi è alla ricerca di un/una Export Manager Europa.

Export Manager Europa, cosa fa

Il/la nuovo/a  Export Manager Europa si occuperà di aprire e consolidare nuovi segmenti di mercato al di là delle Alpi, interfacciandosi con: club e associazioni sportive, impianti sportivi pubblici e privati, hotel e resort, centri ricreativi e di fitness, proprietà private, scuole e università, operatori e agenti, organizzatori di eventi e tornei, aziende con aree dedicate o anche organizzazioni governative che vogliono sostenere investimenti per lo sport.

Le attività di export management riguarderanno quindi:

  • Analisi e monitoraggio del mercato europeo al fine di individuare nuove opportunità di business
  • Analisi delle esigenze dei clienti
  • Ricerca, sviluppo e gestione del portafoglio europeo della rete di distributori e agenti di vendita
  • Negoziazione e gestione delle trattive commerciali attraverso la redazione di offerte
  • Implementazione della strategia commerciale, del piano budget elaborati in collaborazione con la direzione aziendale a cui la figura riporterà
  • Coordinamento con la funzione logistica per l’inserimento degli ordini
  • Monitoraggio dei KPI e restituzione di report periodici
  • Partecipazione a fiere ed eventi di settore

Export Manager Europa, quali requisiti

Il/la nuova Export Manager Europa, talvolta conosciuto come Export Area Manager,  potrebbe essere una persona che ha già gestito processi di vendita inerenti a: coperture per campi da tennis, recinzioni o barriere, sistemi di illuminazione sportiva, strutture in acciaio per campi da golf, coperture (non solo per campi sportivi ma anche per piscine), attrezzature per centri fitness o anche monitor a led. I requisiti fondamentali saranno:

  • Esperienza in ruoli commerciali o analoghi
  • Ottima conoscenza della lingua inglese
  • Buona conoscenza di una seconda lingua europea (preferenziale)
  • Conoscenza dei mercati europei
  • Buone capacità di reporting e analisi e software CRM
  • Disponibilità alle trasferte (30%)
  • Buona conoscenza di normative e procedure relative all’ esportazione
  • Conoscenza del padel o sport analoghi (preferenziale)

Completano il profilo le caratterizzazioni commerciali quali: la negoziazione, l’apertura alla relazione e alla comunicazione ed il prospecting.

Export Manager Europa, l’offerta

L’azienda si impegna ad un’assunzione a tempo indeterminato con un contratto di lavoro full-time. La retribuzione sarà elemento da correlare e definire in sede di colloquio. Fa parte dell’offerta la possibilità di inserirsi in un mercato che concerne un fenomeno sociale dalla crescita marcata ed evidente e che, di conseguenza, offrirà buone prospettive di avanzamento professionale.

Questo è un caso di un’azienda che nasce fuori dall’orario di lavoro, proprio durante il tempo libero. Italian Padel, infatti, è stata una scommessa lanciata nel 2015, agli albori del Padel in Italia. Al tempo, probabilmente, la proprietà non si sarebbe mai aspettata di avere come partner Bobo Vieri, Francesco Totti o Ben Camille.

Nata dal know-how di Forgiafer, Italian Padel è cresciuto molto rapidamente e ha voluto certificare i propri campi attraverso una collaborazione con TÜV SÜD. Dal punto di vista sociale, invece, ha partecipato ad iniziative come la donazione di due campi ad Amatrice sostenendo lo sport come veicolo di ricostruzione e ripartenza.

Italian Padel è riconosciuta per la garanzia di sicurezza e qualità.