Le qualità personali, non solo l’esperienza, come autentico valore dell’azienda.

Se qualche anno fa le competenze ed il know-how tecnico delle risorse umane erano per l’azienda aspetti prioritari su cui basare il proprio sviluppo, oggi alle imprese l’esperienza professionale non basta più. Per le organizzazioni che puntano ad una crescita, rivestono sempre maggior importanza caratteristiche legate alla persona quali i valori, la motivazione, l’intelligenza, l’integrità.

Ora più che in passato, la leva di sviluppo per le aziende sono gli aspetti personali. In un mercato come quello attuale, in cui difficilmente ci si può fermare o mantenere lo status quo, accrescere la performance investendo sui propri uomini può essere l’elemento che determina la sopravvivenza. L’azienda che intende crescere deve poter riconoscere le persone migliori, per sapere su chi valga la pena investire. Deve avere la pazienza di osservare le persone per riuscire ad intravederne le caratteristiche.

Ma quali sono le caratteristiche che contraddistinguono i “migliori”? Grande curiosità ed autentico interesse per il proprio lavoro; le persone dotate di talento si dedicano con passione all’organizzazione, sono al servizio dell’organizzazione, non la utilizzano per sé. Hanno iniziativa, inventiva, velocizzano i processi, forniscono risultati, agiscono per migliorare la realtà dei fatti. Producono qualità ed influenzano positivamente la performance dei colleghi e collaboratori elevando il livello generale dell’azienda.

Per attrarre e trattenere queste risorse l’azienda non dovrà sottovalutare l’importanza del dare loro fiducia, di fornire feedback frequenti e sentiti, di dare opportunità di sviluppo ed incarichi sfidanti. Le caratteristiche intrinseche delle persone, non tanto le conoscenze tecniche possono determinare elevati livelli di performance.

“Assumete e promuovete basandovi anzitutto sull’integrità; poi nell’ordine, sulla motivazione, sulla capacità sull’intelligenza; e solo alla fine, e per ultimo sull’esperienza. Senza l’integrità la motivazione è pericolosa; senza la motivazione, la capacità è inutile; senza la capacità l’intelligenza serve a poco; senza l’intelligenza le conoscenze perdono di significato; e senza le conoscenze, l’esperienza non porta da nessuna parte. L’esperienza è utile e proficua quando viene utilizzata da coloro che possiedono tutte le altre qualità”.

(Da La guerra dei Talenti di E. Michaels, H. Handfield-Jones, B. Axelrod.)

 

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